RiVending è il progetto ideato da CONFIDA, COREPLA e UNIONPLAST grazie al quale i distributori automatici diventano sempre più green riciclando bicchieri e palette in plastica del caffè che si trasformano in nuovi prodotti.
Il progetto, che ha ottenuto il Patrocinio Ufficiale della Regione Lombardia, punta a creare un ciclo completamente circolare per bicchieri e palette erogati dai distributori automatici diffusi in tutta Italia. RiVending ha l’obiettivo di rendere sempre più sostenibile la “pausa caffè” di milioni di italiani.
Attraverso questo progetto innovativo, gli utenti dei distributori automatici saranno invitati a buttare bicchierino e paletta in un apposito contenitore, isolandoli dagli altri imballaggi in plastica. Sarà così possibile recuperare una plastica omogenea di altissima qualità, materia prima di un nuovo ciclo produttivo.
Al progetto pilota di RiVending hanno aderito realtà importanti ed enti presenti sul territorio di Parma e Provincia, tra i quali Comune di Parma, Università di Parma, Iren, Barilla e Gazzetta di Parma.
Una grande realtà come Eni ha scelto RiVending per dare impulso allo sviluppo dell’economia circolare anche attraverso il contributo dei propri dipendenti. Dalla raccolta di bicchierini e palette nelle aree break nelle sedi Eni a San Donato Milanese è possibile produrre una materia prima seconda selezionata. Versalis – la società chimica di Eni – con questa materia può alimentare l’impianto a Mantova che produce il polistirene espandibile con contenuto di riciclato.
Dopo l’avvio del progetto pilota nella città di Parma, l’obiettivo è stato quello di estendere RiVending su tutto il territorio nazionale, contribuendo a creare, insieme all’effettivo recupero della plastica, anche una sempre più diffusa sensibilità al tema dell’economia circolare e ai semplici gesti che possono sostenerla concretamente. In Italia sono già 10.000 i cestini RiVending installati vicino ai distributori automatici di imprese, scuole, università e uffici pubblici, con cui è possibile raccogliere e riciclare bicchierini e palette di plastica, e bottigliette in PET con l’obiettivo di trasformarli da rifiuti a risorse. Secondo quanto rilevato da Confida (Associazione Italiana Distribuzione Automatica), Corepla e UnionPlast in occasione della Giornata Mondiale del Riciclo, ogni cestino permette in media di raccogliere circa 1.250 bicchieri ogni mese. Questo significa che l’intero progetto è già in grado di gestire circa 150 milioni di bicchieri all’anno, pari ad oltre 450 tonnellate di polistirolo.
Viene data così nuova vita a prodotti importanti per la nostra quotidianità convertendoli, dopo l’utilizzo, in beni durevoli. Vengono realizzati pannelli di polistirene espanso per l’isolamento termico, che permette alle nostre case di ridurre i consumi energetici, ma anche imballaggi per elettrodomestici e mobili.
Gli ideatori del progetto hanno coinvolto un partner d’eccezione: ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali – a cui verranno donate 5000 ciotole realizzate dal riciclo degli imballaggi in polistirolo. Una dimostrazione concreta che anche la plastica usa e getta, se opportunamente raccolta, viene inserita in un circuito virtuoso di riciclo e non diventa nemica dell’ambiente e degli animali. Un progetto che premia il gesto di civiltà di tanti cittadini che facendo quotidianamente la raccolta differenziata, fanno un regalo all’ambiente e agli amici a quattro zampe.
Secondo uno studio indipendente condotto da eAmbiente e commissionato da Venditalia, ciascuno delle migliaia di cestini RiVending installati in tutta Italia, in media concorre al risparmio di ben 100 kg di CO2 all’anno. Basta infatti un semplice gesto, conferire correttamente il bicchiere in plastica all’interno di un cestino RiVending dopo aver gustato una bevanda ad un distributore automatico, per risparmiare 6,84 grammi di CO2. Sono già oltre 10.000 le locazioni in tutta la Penisola in cui è possibile farlo.
Lo studio completo di eAmbiente: “CFP Study Report – Confronto di tre diversi scenari di gestione dei bicchierini e palette (utilizzati nei distributori automatici) alla fine del loro ciclo di vita” è disponibile sul sito internet di RiVending
Lo studio descritto in questo Rapporto tecnico è stato realizzato con l’obiettivo di confrontare gli impatti ambientali, in termini di kg CO2 eq (Carbon Footprint), di tre diversi scenari di gestione dei bicchierini e palette (utilizzati nei distributori automatici) alla fine del loro ciclo di vita:
In generale, la Carbon Footprint rappresenta il totale delle emissioni di gas climalteranti (emissioni GHG) attribuibili alla realizzazione (in questo caso della gestione a fine vita) di un prodotto. Viene così misurato l’impatto potenziale che tali emissioni hanno sui cambiamenti climatici di origine antropica, espresso in termini di kg di CO2 equivalente. La metodologia LCA, in generale, consente di stimare gli impatti ambientali potenziali legati al ciclo di vita di un prodotto e di ottenere risultati utilizzabili in modo operativo per il raggiungimento di obiettivi di miglioramento delle prestazioni ambientali e di processo.